Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 14

Abusivismo edilizio, mon amour…

Quanto ci sono le calamità innaturali, come i crolli e i danni per il modesto terremoto di Ischia (ma a Olbia non c’è differenza, per esempio) allora i riflettori ritornano sul gravissimo fenomeno dell’abusivismo edilizio.

La Sardegna non è un’isola felice.

Il quadro dell’abusivismo edilizio in Sardegna rivela, infatti, un numero consistente di casi nelle aree di maggiore interesse ambientale.

Secondo i dati dell’Agenzia del Territorio (2012), al 31 dicembre 2011 le unità immobiliari abusive in Sardegna erano 46.877, sesta regione in Italia per numero di casi (2.799) su 100.000 residenti (prima la Calabria con 4.587).

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Maracalagonis, demolizione complesso abusivo in loc. Baccu Mandara (2002)

Fra gli anni ’80 e gli anni ’90 del secolo scorso sono state eseguite in sede sostitutiva (su richiesta dei Comuni ai sensi della legge regionale n. 23/1985) oltre 1.100 ordinanze di demolizione relative ad abusi edilizi non condonabili secondo quanto previsto dalle leggi nn. 47/1985, 724/1994 modificata con 662/1996, 326/2003 e successive modifiche ed integrazioni (cioè realizzati in aree tutelate con vincolo di inedificabilità assoluto) da parte del Servizio vigilanza in materia edilizia dell’Assessorato EE.LL., finanze, urbanistica della Regione autonoma della Sardegna.

Sono stati, quindi, demoliti circa mc. 300.000 di volumetrie abusive (in gran parte fra il 1986 ed il 1987, con una breve ripresa fra il dicembre 1994 ed il gennaio 1995). Ogni anno vengono emesse dai Comuni sardi almeno un migliaio di ordinanze di demolizione di abusi edilizi: quasi nessuna viene eseguita dal trasgressore.

Ma Comuni e, in via sostitutiva, Regione non demoliscono in via amministrativa nemmeno un mattone abusivo da più di vent’anni.

Senza vergogna.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Quartu S. Elena, demolizione abusi edilizi (1994). Ultima operazione di demolizione degli abusi edilizi effettuata dalla Regione autonoma della Sardegna

In questi anni è stata solo la Magistratura a provvedere alla repressione dell’abusivismo edilizio in Sardegna. La competente Procura della Repubblica, per legge, è infatti destinataria degli obblighi di esecuzione degli ordini di demolizione e di ripristino ambientale contenuti nelle sentenze penali passate in giudicato per reati ambientali e urbanistici.

Le Procure della Repubblica di Cagliari, di Lanusei, di Oristano e di Tempio Pausania, nel corso degli ultimi 15 anni, hanno portato a compimento interventi di demolizione e ripristino ambientale in esecuzione di più di 250 sentenze penali passate in giudicato.

Ancora non si vuol capire che non si fa turismo con la speculazione edilizia, soprattutto se abusiva.  L’ambiente e i beni culturali sono la nostra prima ricchezza, sarebbe ora di riconoscerlo con fatti concreti.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

 

qui la Image may be NSFW.
Clik here to view.
scheda sull’abusivismo in Sardegna
(aprile 2017)

 

 

 

 

Image may be NSFW.
Clik here to view.

La Nuova Sardegna, 25 agosto 2017

 

Image may be NSFW.
Clik here to view.

L’Unione Sarda, 25 agosto 2017

 

leggete…

Image may be NSFW.
Clik here to view.

La Nuova Sardegna, 26 agosto 2017

 

 

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Il Corriere della Sera, 27 agosto 2017

(foto S.D., archivio GrIG)

 

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 14

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>